Immagine di copertina di Laura Ridolfi
(da questo disegno è scaturito il mio nome d’arte Swan)
PREFAZIONE di Laura Torelli 2004
Stile scorrevole, linguaggio semplice, ma ricco e attento ai dettagli, Lara Swan riesce a creare, nei suoi racconti, un’atmosfera un po’ sospesa che invoglia il lettore a girare pagina, una dopo l’altra, finché la vicenda non giunge al suo epilogo.
In questo volume sono raccolte tre storie che hanno, come protagoniste, tre donne, accomunate da alcuni tratti: il carattere risoluto, la bellezza e il romanticismo.
Denise, Marisol e Valérie: tre donne, tre storie d’amore; amore intrecciato a caso e fatalità, a destino e mistero, a vita quotidiana e avventura.
Storie che si leggono volentieri e che restituiscono la voglia di sognare, la voglia di credere ancora all’esistenza del principe azzurro.
Cosi detto, può sembrare banale o banalizzante. Tutt’altro: uno dei pregi (o un difetto, se si è realisti) di questi racconti è proprio la fiducia nel Bene di cui sono pervasi.
La fiducia, la speranza, l’illusione… un po’ ingenuo, forse, ma è comunque un messaggio di positività.
Sul piano narrativo, chi leggerà questo libro si troverà di fronte a un crescendo: dalla prima storia, semplice e piana, si arriva a Marisol, già più elaborata per giungere all’ultimo racconto, articolato e ricco di suspance.
L’abilità di Lara Swan, in questo suo primo “volo” letterario, (“Il volo del cigno” è l’opera prima dell’autrice che, in precedenza, ha pubblicato e raccolto consensi solo su Internet) è la capacità di costruire
dialoghi immediati, efficaci e coinvolgenti. Una capacità che, unita all’abilità nel tratteggiare i personaggi, lascia sperare in altri, più lunghi viaggi del “cigno” Lara Swan. Laura Torelli